Tante storie si intrecciano in quella del Calzaturificio Borri: la storia di un imprenditore, quella di tanti operai.

La nuova piazza, il recupero architettonico dell’edificio Borri sul lato del Viale
Il calzaturificio Borri fu fondato nel 1892, quando Giuseppe Borri avviò un primo laboratorio di produzione di calzature. Divenne una fabbrica alla fine del secolo, quando Borri acquistò i primi macchinari tedeschi, poi americani, che adottavano il sistema di cucitura Goodyear.
Tante storie si intrecciano in quella del Calzaturificio Borri. La storia di un imprenditore formatosi dal nulla e capace di creare il prodotto, di costruire un mercato e di organizzare le maestranze.
Insieme però c’è anche la storia delle sofferenze delle donne operaie che negli anni d’oro dell’industria subivano controlli e una disciplina rigidissimi.
Anche la storia urbanistica della città risente della presenza del “Borri”: l’insediamento è sorto a fianco del percorso della vecchia ferrovia che, in seguito dopo lo spostamento della linea nella sua attuale sede, più ed est, è divenuto il Viale della “Gloria”. Il Calzaturificio “Borri” si affaccia quindi come il Municipio, i Molini Marzoli, altri edifici rappresentativi della vita cittadina, sull’arteria fondamentale della città.
Il progetto dell’edificio è stato disegnato e realizzato nel 1886 dall’architetto Camillo Crespi Balbi al quale la grande imprenditoria bustese aveva affidato la celebrazione dei suoi successi (l’attuale Museo del Tessile, la villa Ottolini –Tosi e la villa Tovaglieri).