La nuova Coop a Busto rinnova le radici

Intervista con il Presidente di Coop Lombardia, il bustocco Daniele Ferré, sul nuovo supermercato di viale Duca d’Aosta.

Il presidente di Coop Lombardia Daniele FerrèIl nuovo negozio nel centralissimo viale Duca d’Aosta cosa significa per Coop Lombardia?

Busto Arsizio è la quinta città della Lombardia. La Coop è presente da 130 anni: abbiamo 8.000 soci presso il supermercato di viale Repubblica. Quel negozio, inizialmente cittadino e nel tempo divenuto di quartiere ha da poco compiuto i 30 anni di attività e verrà a breve rinnovato e ampliato. Per questo il nuovo supermercato in Centro è una bella sfida imprenditoriale, ma che riveste anche un significato storico/culturale.

In che senso?

La posizione del nuovo supermercato, in viale Duca d’Aosta, davanti al Municipio e di fianco all’edificio dell’ex Calzaturificio Borri, riprende la nostra presenza nel quartiere S.Giovanni: all’inizio degli anni ’80 avevamo “spacci alimentari” in via Mameli, via XX Settembre, largo Giardino e piazza Santa Maria: erano i negozi del Centro, che la “Coop Edificatrice di Produzione e Lavoro” ha gestito, come parte di una rete di 21 negozi ubicati in ogni quartiere di Busto, per oltre 60 anni durante il ‘900.

Come sarà il nuovo negozio?

Il nostro Supermercato è stato progettato in modo innovativo per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori, costruito e gestito nel rispetto dell’ambiente e dell’architettura della zona. Il contesto, il comparto dell’ex Calzaturificio Borri, acquistato dal Comune nel 2001 per 7 miliardi di lire e poi lasciato in abbandono,
verrà recuperato anche con il nostro contributo economico.

Quanti lavoratori impiegherete?

L’organico previsto è di 90 collaboratori, di cui 30 da reimpiegare, in arrivo da altri nostri negozi. Gli altri 60 verranno assunti in zona appena avremo certezza
della data d i apertura.

Perché un cantiere così lungo?

Avremmo voluto aprire entro lo scorso novembre, una serie di difficoltà poste inaspettatamente dal Comune che non ha dato i permessi per la costruzione della rotonda sul viale (prevista dagli atti comunali e dalla Convenzione Coop / Comune del luglio 2016) ci ha impedito di raggiungere l’obiettivo. Adesso i problemi sono i ritardi del Comune nel consentirci di far rimuovere l’amianto dalle coperture dell’ex Borri e una inspiegabile resistenza del Sindaco Antonelli a promuovere la demolizione di due edifici secondari impossibili da recuperare.

Quindi l’apertura?

Noi contiamo di aprire il Supermercato entro il prossimo mese di maggio.

E per il recupero dell’ex Calzaturificio?

Coop si occuperà della ristrutturazione del comparto mettendo in sicurezza l’edif icio principale, rimuovendo con l’amianto le macerie, sistemando a verde le aree non occupate. Poi dipenderà dalla Giunta Comunale. Il Piano di recupero previsto della Giunta Farioli prevedeva una piazza pubblica in fregio al viale e in continuità con la facciata del supermercato. In tale piazza abbiamo proposto l’installazione di un monumento dedicato “alle donne del Borri”. Per l’interno il Piano prevederebbe un polo culturale pubblico e/o una Scuola Privata. Sono passati 20 mesi e le nuove intenzioni della Giunta A ntonelli, se ci sono, non sono conosciute.

Originariamente pubblicato in “Vedetta Cooperativa”, numero 1 / 2018, Supplemento a Consumatori – Direttore responsabile Dario Guidi – coordinamento redazionale Maurizio Maggioni

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